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Educazione digitale contro i cyberbulli
Intervista ad Antonello Soro, Presidente del Garante per la protezione dei dati personali ("Metro news", 13 febbraio 2014)
- Doc-Web:
- 2927144
- Data:
- 13/02/14
- Argomenti:
- Internet e social media , Cyberbullismo , Social network
- Tipologia:
- Interviste e interventi
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Educazione digitale contro i cyberbulli
Il Garante della Privacy intervistato da Metro
Facebook compie 10 anni proprio nei giorni in cui in Italia si parla di cyberbullismo. Metro ha intervistato Antonello Soro, Garante della Privacy, sulla necessità di coniugare il mondo virtuale con il rispetto della dignità umana.
Si stava meglio quando si stava....senza?
Difficile da dire, ma di sicuro ormai sono pochi coloro che pensano, soprattutto tra i giovani, di poter vivere "disconnessi". In un decennio i social network hanno trasformato radicalmente le nostre giornate, le relazioni ed il modo di comunicare e fare amicizia. Stiamo vivendo un momento rivoluzionario nella storia dell'uomo. Ma dobbiamo imparare a conoscere bene anche i pericoli di questa "nuova terra digitale" in cui siamo immersi e viviamo quotidianamente. I giovani devono essere consapevoli che non c'è differenza tra vita reale e mondo on line e che le nostre azioni in rete possono produrre effetti negativi anche per un tempo infinito. Troppi ragazzi, insultati, discriminati, vittime di cyberbulli, soffrono, sono costretti a cambiare scuola o, nei casi più tragici, arrivano al suicidio. E quelli che oggi sembrano spavaldi sul web, un domani potrebbero fare i conti con un datore di lavoro che li selezioni sulla base del loro profilo facebook.
Web e tutela della riservatezza possono procedere insieme per creare una società migliore?
Lo sforzo del Garante va proprio in questa direzione. Quest'anno in occasione della Giornata europea della protezione dati abbiamo proposto di introdurre come materia di insegnamento nelle scuole di base l'educazione digitale, una sorta di rinnovata ed evoluta educazione civica che sensibilizzi i giovani ad un uso consapevole dei social network e, soprattutto, all'importanza del rispetto degli altri: è un obiettivo ambizioso ma necessario. Lo sforzo per proteggere la "persona digitale" deve riguardare tutti: le istituzioni, gli educatori e gli operatori sono chiamati a misurarsi insieme con le sfide poste da questa complessa fase di evoluzione sociale e tecnologica e a dare risposte adeguate.